Tripstillery, la distilleria 2.0
Sul palco della seconda edizione di Mixology Circus, Flavio Angiolillo di Farmily Group racconta l’evoluzione del mondo della mixology dal punto di vista di una distilleria creativa. Innovazione, personalizzazione e creatività alla base di Tripstillery.
Da Farmily Group, il gruppo fondato da Flavio Angiolillo, Marco Russo & co., nasce Tripstillery, il progetto che rivoluziona il concetto di distilleria tradizionale. L'iniziativa prende il via dalla necessità di produrre distillati e altri prodotti unici, sia per i professionisti del settore sia per i clienti appassionati. La particolarità di Tripstillery sta infatti nella possibilità di produrre distillati su misura, anche in quantità ridotte, consentendo a bar e locali di creare le proprie linee di gin, amari o liquori personalizzati.
Tripstillery apre a settembre 2022 in zona Gae Aulenti a Milano. Una distilleria con annesso bar nel cuore della città, altro aspetto che lo rende unico nel suo genere e diverso dagli altri locali del gruppo. Tripstillery, infatti, presenta un design diverso da quello degli altri locali di Farmily, abbandona il vintage e lo traduce in chiave moderna e più fresca, in linea con lo stile architettonico delle palazzine del quartiere.
Una distillazione tailor-made
Tripstillery offre a chiunque la possibilità di creare il proprio distillato, grazie all'utilizzo di un alambicco capace di distillare anche solo 50 litri di prodotto. “Quando ti rivolgi a una distilleria, per avviare la produzione generalmente ti chiede un minimo d'ordine sulle 500 bottiglie – commenta Angiolillo -. Noi riusciamo distillare conto terzi anche per sole 45 bottiglie”. Questo approccio flessibile è una rivoluzione per i piccoli imprenditori e bar che vogliono offrire qualcosa di esclusivo ai propri clienti. Quindi la possibilità di creare per esempio dei gin con spezie selezionate, o con aromi particolari, ma anche di realizzare “ temporary drink”, cocktail presenti in carta per periodi limitati che garantiscono un continuo refresh dell’offerta.
Aprire una distilleria in centro a Milano con un suo bar all’interno è un progetto tanto innovativo quanto sfidante. “Due erano le principali criticità per la realizzazione della distilleria in città – spiega il fondatore -: i quantitativi di produzione che non potevano superare i 1.000 litri a grado pieno per numero civico; la gestione in sicurezza degli alambicchi soggetti al rischio di esplosioni. Lo abbiamo risolto brevettando un sistema all’avanguardia che rispettasse i parametri richiesti”. Un alambicco costruito su misura, posizionato a una distanza di sicurezza che minimizza il rischio di esplosione e gestito con una centralina che regola il calore. Questa soluzione ha consentito l'apertura di una micro-distilleria sicura, senza sacrificare la creatività o la qualità del prodotto.
La Farm(ily) si allarga per spezie home-made
Un’altra caratteristica che contraddistingue Tripstillery è l’autoproduzione delle spezie e piante utilizzate nei loro distillati. Per soddisfare la crescente domanda, il team ha acquistato terreni sul Lago d'Iseo, dove vengono coltivate le erbe aromatiche necessarie per la miscelazione. Questo non solo garantisce il controllo completo sulla qualità degli ingredienti, ma riduce anche l'impatto ambientale, rendendo il progetto ancora più sostenibile.
Questa capacità di autoproduzione inoltre garantisce una flessibilità tale da stimolare la creazione di prodotti che vanno al di là dei classici gin e amari. Un esempio? L'Oleato, un liquore a base di olio d’oliva, che ha riscosso un enorme successo. “Avevo questo pallino -racconta Flavio - di voler fare un distillato 100% a base di olio d’oliva, ma non volevo utilizzare né l’infusione né la macerazione, in cui si rischia di perdere intensità nel sapore. Così con diverse prove abbiamo sperimentato una tecnica di distillazione a 40° e, con determinati accorgimenti nei diversi passaggi, siamo riusciti ad ottenere un prodotto dal gusto intenso e spigoloso, con una persistenza perfetta per la miscelazione e la creazione del drink!”.
Ogni idea in Tripstillery viene sviluppata come un progetto unico, con piccole tirature che rendono i prodotti ancora più esclusivi.
Con Farmily School anche la formazione è ‘in home’
Oltre alla produzione di distillati, Tripstillery ha creato la Farmily School, un programma di formazione aperto a sei persone selezionate ogni mese tra i candidati. Durante le due settimane di formazione, gli allievi imparano i segreti della distillazione e della mixology, con l’opportunità di lavorare fianco a fianco con i professionisti del settore. “Al termine dei 14 giorni ogni persona viene assegnata casualmente ad uno dei 7 locali del gruppo, dove andrà a concludere lo stage”. Questo programma mira a formare la nuova generazione di bartender, ma anche di master distiller, offrendo loro competenze sia tecniche che creative.
Tripstillery’s evolution: la distillazione sottovuoto
L’evoluzione di Tripstillery non si ferma qui. Flavio Angiolillo, proprio durante Mixology Circus, ha annunciato la prossima apertura di una seconda Tripstillery che avrà al suo interno un nuovo alambicco recentemente brevettato. Il nuovo brevetto è dedicato alla distillazione sottovuoto che permette di ampliare le possibilità di utilizzo di tanti diversi ingredienti in modo più agile (spezie, piante, fiori, oli, ecc.). L’obiettivo è quello di dare sempre più spazio alla creatività, alla sperimentazione e la personalizzazione dei prodotti.