B&F Attraction

Nel 2025 il beverage alcolico si rinnova attraverso nuovi ingredienti che rispondono al cambiamento delle abitudini di consumo.

Tra moderazione, attenzione alla salute e desiderio di esperienze sensoriali originali, la scelta delle materie prime diventa strategica per bartender, brand e operatori horeca.

Secondo l’analisi di Ai Palette e GlobalData, sei ingredienti emergenti stanno guidando l’innovazione nel settore beverage a livello globale. Ecco i più promettenti per lo sviluppo di nuovi cocktail, distillati e drink ready-to-drink.

1. Tahini: cremoso, tostato e nutriente

Già noto nella cucina mediorientale, il tahini entra nella mixology per il suo profilo aromatico unico. Ricco di grassi buoni, proteine e minerali, è un candidato interessante per stout e birre corpose. In UK cresce l’interesse verso le sue qualità funzionali. Esempio: la “Santa’s Private Reserve” del birrificio Rogue Ales (USA) con note di sesamo tostato.

2. Rosella: acidula, floreale e funzionale

L’hibiscus sabdariffa (rosella) conquista la scena dei cocktail floreali. Ricca di vitamina C e antiossidanti, è ideale per drink leggeri e visivamente accattivanti. In Canada viene utilizzata in bevande funzionali, ma è pronta a entrare anche negli alcolici, soprattutto tra i giovani adulti in cerca di sapori non convenzionali.

3. Arancia Valencia: dolcezza agrumata

Negli Stati Uniti, cresce la richiesta di arancia Valencia nei cocktail e nei vini aromatizzati. Il suo profilo dolce e succoso si adatta bene ai gusti estivi. Brand come Molson Coors e Tarongino-Frizzante la stanno già impiegando nei loro nuovi prodotti. Attenzione però al suo livello zuccherino, che potrebbe non incontrare i gusti di chi preferisce drink più secchi.

4. Oliva: autenticità e gusto naturale

In Sudafrica l’oliva è tra i nuovi ingredienti chiave. Piace alle generazioni mature per la semplicità e la naturalità, ma anche a Millennials e Gen Z per la sua novità. L’olio d’oliva nei distillati artigianali rappresenta una tendenza interessante, soprattutto in abbinamento con agrumi ed erbe aromatiche.

5. Pepe bianco: note speziate da esplorare

Il pepe bianco è usato come nota aromatica concettuale in molti cocktail. Il suo profilo speziato e leggermente legnoso trova spazio nei mercati del Medio Oriente e dell’Asia. Il lancio del “White Penja Pepper Cordial” da parte di Paragon (Monin) mostra il potenziale anche per le bevande alcoliche.

6. Finger lime: agrume premium per spiriti sofisticati

Il finger lime australiano si distingue per il gusto agrumato intenso e la texture simile al frutto della passione. Usato in gin e RTD premium, è perfetto per il pubblico millennial che cerca esperienze di fascia alta. In Australia è già presente in referenze di Archie Rose Distilling Co. e Urban Rum Distillers.


Tendenze beverage alcolico 2025: questi sei ingredienti emergenti rappresentano una risposta concreta alla domanda di innovazione mixology, ingredienti naturali e nuovi sapori nei cocktail. Per chi opera nel foodservice, esplorarne l’uso significa anticipare il mercato e intercettare i gusti delle nuove generazioni.