cgastrategy.com - La ricerca di CGA by NIQ mette in luce gli effetti che la crisi del costo della vita genera sui comportamenti dei consumatori italiani nel fuoricasa.

L'indagine OPUS (On Premise User Study) realizzata da CGA by NIQ è una ricerca condotta su un campione di oltre 5.000 italiani con l'obiettivo di raccogliere dati riguardanti le abitudini di consumo, preferenze e aspettative dei consumatori, offrendo al contempo degli insights sulle forze di mercato che condizionano le loro decisioni.

Ciò che emerge dall'ultimo OPUS è che quasi due consumatori su tre, il 62%, hanno registrato aumenti significativi delle spese domestiche, mentre ben il 52% attualmente spende di più per mangiare e bere fuori casa.

Tuttavia, la metà dei consumatori continua a frequentare locali con la stessa frequenza, mentre un 16% afferma addirittura di uscire a mangiare e bere più spesso. Dunque, è evidente che i pasti fuori casa rimangono una priorità: difatti, più della metà dei consumatori li vede come un piacere accessibile e, soprattutto, molto atteso. Inoltre, nell'ipotesi di una riduzione del redditto disponibile, il 31% ha messo le visite a bar e ristoranti al primo posto come priorità assoluta, più importanti persino di abbigliamento e vacanze.

La ricerca OPUS evidenzia anche alcune notevoli differenze di comportamento in base all’età: sono i giovani adulti residenti nelle aree urbane a passare la maggior parte del loro tempo nei locali. Al contrario, quelli che escono meno appartengono alla fascia di età superiore ai 55 anni.

Tra i momenti di consumo, il più amato è sicuramente l'aperitivo: per il 75% degli italiani l'aperitivo è un appuntamento irrinunciabile da fare almeno una volta al mese e quattro italiani su cinque vedono nel bar il luogo ideale per queste occasioni. Sempre secondo i dati di OPUS, in Italia tengono in considerazione il prezzo al momento della scelta delle bevande da consumare durante l'aperitivo, anche se pure le raccomandazioni da parte dei bartender e degli amici hanno un peso e un ruolo non trascurabili.

Infatti, Graeme Loudon, Managing Director, EMEA di CGA by NIQ, ha dichiarato che "molti consumatori italiani sono ancora disposti a pagare di più per la loro scelta abituale di drink, in particolare in categorie come vino rosso, birra artigianale e Champagne, ma solo se percepiscono che il loro acquisto valga il prezzo in base a criteri come la qualità degli ingredienti e gli standard di servizio. Le raccomandazioni del personale esperto possono aiutare a portare a questo tipo di acquisti premium".