foodserviceweb.it - L'andamento delle vendite dei distributori beverage nel settore fuori casa: l'evoluzione nel loro product mix

 

Mario Carbone, Account director di Circana, svela l'andamento delle vendite dei distributori beverage nel settore fuori casa, evidenziando una costante evoluzione nel loro product mix. Secondo Circana, società specializzata in analisi di mercato e consulenza, basandosi sui dati POS raccolti nei canali On/Off Trade, C&C e Online, i distributori beverage stanno gradualmente spostando la loro offerta verso prodotti sempre più premium.

Carbone spiega: "Collaborando con i principali consorzi e gruppi del settore, raccogliamo sistematicamente informazioni sul sell-in dei grossisti specializzati."

Crescita delle Vendite dei Distributori di Bevande
Prima di esaminare da vicino la trasformazione del product mix, è importante considerare l'andamento delle vendite nel settore Horeca. Secondo l'analisi di Circana, il fatturato dei distributori è cresciuto del 5% dal 2016, eccetto un breve periodo nel 2020-2021 a causa della pandemia, che ha causato una perdita di circa 2,2 miliardi di euro. Il canale fuori casa ha dimostrato prestazioni migliori rispetto a quello domestico a lungo termine e si prevede una continua crescita. Nel periodo 2016-2022, il fatturato dei distributori beverage è aumentato del 33%.

Le ragioni di questa crescita includono l'accentuarsi dell'inflazione a partire dal conflitto tra Russia e Ucraina nel febbraio 2022, che ha portato ad un aumento dei prezzi e, di conseguenza, delle vendite dei distributori beverage. Nel 2022, il volume delle vendite è cresciuto grazie a un clima caldo inusuale, che ha spinto il consumo di acqua minerale e bevande gassate. Inoltre, la ripresa del turismo, nazionale ed estero, e una stagione balneare eccezionale hanno contribuito a questo successo. Fondamentale è anche l'offerta sempre più premium, soprattutto nei segmenti di spiriti, vini e spumanti.

Il Nuovo Product Mix
Le categorie di bevande stanno vivendo un cambiamento nei ruoli e nei valori, con un portafoglio dei distributori che si sta ridefinendo per mix e marginalità. Le vendite a valore delle prime tre categorie, birra, acqua minerale e bevande gassate, sono scese dal 66% nel 2018 al 61,7% nel 2022. I distributori devono ora gestire un portfolio più complesso, con la crescita di alcolici, vino e bollicine, categorie con un prezzo unitario medio più alto, che guidano la valorizzazione dell'offerta ed elevano la marginalità.

La birra, pur mantenendo il ruolo principale a valore, ha ridotto la sua incidenza di quasi 5 punti percentuali nel portfolio (dal 38,6% al 34%) tra il 2018 e il 2022. Le bevande gassate hanno beneficiato dell'estate 2022 per aumentare il loro peso, passando dall'11,3% al 12,3%. Questo incremento è legato al trend positivo delle cole e al boom delle toniche, protagoniste della miscelazione. Tuttavia, birra e acqua minerale mantengono un ruolo fondamentale nelle vendite a volume.

Tra il 2018 e il 2022, il numero medio di referenze trattate dai distributori beverage è aumentato del 10,3%, mentre il cash&carry, il principale concorrente, non ha lavorato con la stessa intensità sulla diversificazione dell'assortimento.