beverfood.com - Il grande afflusso di turisti italiani e stranieri porta con sé dei numeri significativi nel nostro paese. Su 127.000 arrivi, circa l'1% delle persone sono celiache, ma questa rappresenta un'opportunità d'oro per il food business.

 

L'Italia si prepara a un'estate epica, con il settore turistico pronto a fare la storia. Secondo le ultime statistiche ISTAT, il 2022 ha già visto un impressionante afflusso di turisti italiani e stranieri, con oltre 174 milioni di presenze italiane e 164 milioni di presenze straniere. Ma sembra che il 2023 stia per superare ogni aspettativa.

Ma la vera notizia qui è che tra questi turisti in arrivo, si stima che circa l'1% sia celiaco, con una diagnosi probabile tra il 10% e il 25%. Questo significa che ci aspettiamo da 100.000 a oltre 300.000 turisti celiaci. Numeri stupefacenti che rappresentano un'opportunità d'oro per il business.

Il senza glutine rappresenta un'opportunità rivoluzionaria nel settore Ho.re.ca, in quanto può essere un elemento distintivo e non solo un servizio aggiuntivo, purché venga abbinato a formazione, conoscenza e impegno per offrire un servizio sicuro e di alta qualità.

La domanda ora è: cosa dovremmo fare? La chiave è ampliare i servizi senza glutine e garantire pasti sicuri e adatti ai clienti celiaci. In vacanza, i pasti fuori casa possono essere un incubo per chi soffre di celiachia. Essi cercano disperatamente ristoranti, pizzerie, bar o gelaterie in cui poter gustare cibo senza glutine in tutta tranquillità con amici e familiari.

Per sfruttare appieno questa opportunità, è fondamentale avere un partner affidabile e riconosciuto. L'AIC, grazie al Programma Alimentazione Fuori Casa (AFC), offre una vasta gamma di competenze ai locali aderenti, semplificando la vita dei celiaci durante la loro visita.

Il Programma AFC è sinonimo di serietà e affidabilità, poiché i locali e le strutture si impegnano volontariamente a rispettare standard rigorosi e a sottoporsi a controlli regolari.

I dati lo confermano: un'indagine AIC del 2017 ha rivelato che il 50% - 100% dei celiaci fa uso delle attività appartenenti alla rete AFC. E uno studio condotto nel 2021 dai sociologi Marco Razzi e Angelo Carta, "Ecco come mi sento, io celiaco," ha rivelato che il 55% del campione utilizzato pranza o cena principalmente nei locali affiliati all'AIC.

In sintesi, fornire un servizio sicuro e di alta qualità per i celiaci offre benefici economici e d'immagine alle strutture ricettive e ai ristoranti ed è un'opportunità unica per espandere la clientela esistente e fidelizzarla.